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Storia di Castel San Pietro Terme

immagini di Castel San Pietro Terme 

Edifici Notevoli, per Storia - Arte - Istituzione -  A  Castel San Pietro Terme  (Bologna).

 

S.Maria Maggiore  -    Chiesa  Arcipretale

E’ presso la Piazza maggiore che risale certamente ai primi anni del castello.Dal principio fino alla metà del 1500 ,ebbero i Castellani il diritto di nominare il Parroco,diritto che passò poi ai Vescovi.La chiesa che  l’anno 1300 è indipendentecon un “rector”e nel 1366 e 1545 è “de plebatu Montis Cereris”fu forse dichiarata Pieve per la Visita Pastorale dell’Arciv.Card.Paleotti dell’8 luglio 1550.Il primo libro dei battezzati comincia col 1535,quello dei matrimonio nel 1589,in cui Don Cuzzani di Castel San Pietro Terme si firma per primo Arciprete:notare che anche il Vescovo ora si disse Arcivescovo.Nel 1410 per la lunga dimora a Castel San Pietro T.di Papa Giovanni XXIII  fu dichiarata Cattedrale.Negli anni 1649-50 si eresse nel lato sinistro della chiesa la grande cappella,con elegante cupola,dedicata alla Madonna del Rosario,su  disegno di Francesco Martini bolognese.Nel 1699 su disegno di Giuseppe Torri (1655-1713) fù fatta la Cappella Maggiore e,alla metà del seguente  secolo,si pensò di uguagliare il corpo della chiesa all’altezza delle due cappelle.L’impresa fu affidata ad Alfonso Torreggiani da Budrio (1700-64),che modificò il progetto di Giancarlo Bibbiena (1727-87),e fu compiuta nel 1757 apparendo la chiesa quale oggi si vede.

Chiesa  Convento dei PP.Capuccini

Situato a Sud Ovest di Castel San Pietro Terme sulla via conducente al Cimitero Comunale.La chiesa inaugurata nel 1640 e dedicata a S.Giuliana Vergine Bolognese del secolo V° detta la Santa della famiglia Banzi,custodisce pregevoli tele e sepolcri di illustri personaggi.All’altar maggior “Madonna col Bambino e i Santi Giuliana e Francesco d’Assisi”è di Lucio Massari (1569-1633).La chiesa ha tre altari a destra di chi li guarda l’altar maggiore :nel secondo è la bella “Madonna della Speranza”.La chiesa fu consacrata nel 1900 da S.E. Mons.Bonaiuti e nel 1928 decorata dal valente Prof. Cav.Carlo Baldi,figlio di Giov.Battista.Il convento possiede una pregevole Biblioteca ,fondata dal P.Bernardino da Castel San Pietro Terme Predicatore e Guardiano,morto in patria il 27 Settembre 1777,la quale fu raddoppiata recentemente,negli anni di P.Carlo Testi da Castel San Pietro Terme.Il Convento è tuut’ora attivo.

Santuario del SS.Crocefisso e Arciconfraternita del SS.Sacramento

Sulla piazza maggiore,questo santuario fu fondato dalla celebre Arciconfraternita del SS.Sacramento che in Castel San Pietro Terme,ha per lo meno cinque secoli d’esistenza.Il 24 Marzo 1737 ne pose la prima pietra e il 7 maggio del 1741 la inaugurò,avendo collocato in fondo al coro la prodigiosa immagine di Gesù Crocefisso,donato nel 1543 dal sacerdote Battista Antonio Pomelli. Nel1761 all,altqr maggiore veniva dipinta l’ancona dell’Orlandi ,che poi un buon pittore di Castel San Pietro Terme ,Luigi Rossi,emigrato in America,ritoccò alla fine del secolo scorso,in mezzo alla
quale veniva collocata una “Ultima Cena”del Sansone.Nel 1843 si fece l’altar maggiore in marmo da un artista di Fossombrone.Nel 1893 si restaurò la facciata e nel 1904 fu costruita la grandiosa scalinata esterna in granito.
Nel 1914 s’inaugurò la baluastra dell’altar maggiore,opera ex voto di Natale Salieri,autore anche  dei candelabri della
Facciata,posti nel 1930.Negli anni 1915-16 si praticarono nelle pareti laterali le cappelle di S.Antonio di Padova e dell’Immacolata,ornate di marmo e di statue,le quali escludendo il ligneo S.Antonio di Padova (proveniente dalla soppressa chiesa di S.Francesco)sono del bravo scultore Prof.Nicola de’Carli,di cui anno pure le statue del presepio,inauguratosi nel 1925 nell’ampliata sagrestia e le statue del Pronao che sorse nel 1924 quando si ritoccò la facciata:la statua del Redentore è del valente scultore di Castel San Pietro T.,Prof.Cleto Tomba.Finalmente in soli quattro anni (1926-30) fu innalzato il campanile,che raccoglie ora con un concerto di  55 campane,fuse dalla Ditta
Brighenti di Bologna,la maggiore delle quali dal peso di 11 quintali.E col tempo se ne aggiunsero altre.Ben-   giustamente l’Arciprete Fava scrisse nel Bollettino Parrocchiale del febbraio 1928 che la Campagna del SS.Sacramento è la gloria di Castel San Pietro Terme:pochi luoghi forse della Diocesi e (perche nò) anche di’Italia,ne vantarono una così antica ed illustre.

Torre dell’Orologio

Il Cavazza dice che è” l’unico testimonio intatto del primo edificio del nostro castello” fu finita di costruire nell’anno 1300 l’attuale  cella  campanaria,dopo lunga attesa fu compiuta coi merli di coronamento.Nei grandi restauri ,nel 1753 si collocò orologio e campana nuovi e,con grande festa,la statua dell’immacolata d’un Cappuccino.

Cassero e Teatro Comunale

La costruzione dell’edificio sottostante la Torre,detto Cassero e anche Rocca piccola è certamente del 1200.Nel 1485 nella facciata fu messo lo stemma Bentivolesco.Nel 1748 fra le sue mura si adatto un piccolo teatro che fu ampliato totalmente,anzi costruito su disegno e direzione dell’Architetto Ing.Marco Manini nel 1830.Il tetto si alzò oltre gli antichi merli ghibellini rimessi in luce dopo i restauri eseguiti durante la grande guerra.In questi,in luogo del teatro,grandemente rovinato del fulmine del 24 Aprile del 1916,si costruì una grande sala da ritrovi e sopra di essa,all’altezza degli antichi merli ghibellini,si stese un ampia terrazza.Apparve così  sotto la direzione dell’Ing.Gualtiero Balatroni molto più suggestiva.

Palazzi celebri di Castel San Pietro Terme

Per arte e per personaggi illustri che hanno ospitato e che noto in altra parte trascurando i superiori d’eserciti.Malvezzi con portico,sulla via principale,entro Castel San Pietro Terme,presso la Torre,in cui ultima costruzione sembrerebbe del Cavazza che fosse opera di Lorenzo Trocchi che nel 1777 lavorava con molto onore nel teatro di Imola,ma non so quando i Malvezzi si stabilirono a Castel San Pietro Terme,noto però che a metà del 1400 fu fatto Vicariodi Castel San Pietro Terme,Virgilio Malvezzi,Conte di Castel Guelfo,Signore della Terra di Medicina.
E noto che per buona parte del 1500 i Parroci di Castel San Pietro Terme furono Malvezzi:alla fine del 1700 l’acquistò lo storiografo Cavazza,i cui discendenti lo tennero fino a non molti anni fa;vi fu ospitato il Card.Legato nel 1769.Calderini con tre archi di portico nella via principale e di dietro un arco che attraversando la via principale e di dietro un arco che attraversando la via mette in ampio giardino:fu già dei Serpa,Calderini,Ghiselieri.Tennero fin quando acquistarono il locale dell’ospedale attorno al 1880 e passo forse allora ai Passatempi e ora Pantaloni;ospitò quattro Cardinali Legati e cioè nel 1678,1722,61,82,Malvasia,tra il Convento di S.Francesco e l’istituto Immacolata o Palazzo Ramazzotti-Locatelli:ospitò i Cardinali Legati dal 1627,29,45,73,1706,10,17,27,nel 1642 il Duca di Parma nel 1706  Maria Teresa D’Austria,nel 1746 S.Leonardo da Porto Maurizio;da gli Oppi è passato ai Dal monte.Ramazzotti-Locatelli,questa famiglia l’ebbe da quella per eredità e quella derivò dal famoso Capitano Ramazzotto,di cui parla Giovanni Gozzadini,ma da questi e dal Cavazza ho rilevato notizie contraddittorie della famiglia e dei soggetti:fortunatamente dopo i Ramazzotti che largheggiarono coi primi Cappuccini  venuti a Castel San Pietro Terme,dopo i Locatelli ,spentisi con un Pier Luigi del 1700,che ospitarono tanti cardinali Legati,10 tra il 1590 e 1717.Il Duca di Parma nel 1655 e Carlo Emanuele III°Re di Piemonte e Sardegna nel 1741, il luogo è pervenuto al Benemerito Istituto Immacolata,di cui vedi altrove;sotto il 1646 il Cavazza nota che i Locatelli nel loro
Cortile misero statue in nicchie nelle mura,fecero giuochi d’acque,un boschetto per lepri,conigli,tartarughe,un laghetto per pesci.Il palazzo della Riniera fu edificato nel 1575,dalla famiglia Rinieri e nel 1717 acquistato da un certo Girolamo che dall’arte del maniscalco era passato a quella del traffico,nella quale era riuscito benissimo, ebbe coi discendenti il cognome Dalle Vacche o Vacchi,ed era il più ricco di Castel San Pietro Terme:dei Delle Vacche,che avevano anche l’edificio,ora Ospedale,ai tempi del Cavazza era rimasta una Maddalena che sposò Giampietro Zanoni,onde poi l’edificio dell’Ospedale si disse Zanoni, quest’edificio e monumento nazionale,la Riniera fu poi acquistata dai Marchesi Rusconi che l’ampliarono e vi scrissero nel frontone “Carlo Giacomo Rusconi 1883”(costui ebbe cariche nel Municipio di Castel San Pietro Terme dal “59 in poi”) e si sono spenti pochi anni fa.
Per l’attuale Palazzo Comunale furono acquistate le case ivi erette,nel 1845 e nel 1859 l’edificio era finito su disegno dell’Ing.Marco Manini.

L’Ospedale dei Malati

Con nome di Ospedale di Carità  se ne diventò la costruzione da un  zelantissimo missionario Iazzarista Lavagna nel 1734 col palazzo fuori porta montanara,e fu chiuso nel 1880,quando si aprì l’altro presso la Torre.In questo nuovo locale,che è stato ampliamento migliorato in ogni sua parte per merito del Governo Fascista,tra gli anni 1893 e 1896 si aggiungeva il Ricovero di Mendicità.

La Colonna di Piazza Maggiore

D’ordine ionico moderno,sormontata da una statua della Madonna del Rosario,fu innalzata in seguito al terremoto del 1779-80 tra il 1780 e 84,quando il Card.Legato concedeva 200 giorni d’indulgenza a chi recitava davanti alla stessa tre Ave etre anni per le Litanie.Fu costruita su disegno di Gian Giacomo Dotti e col concorso del pio capitano Lorenzo Graffi e de popolo e fu restaurata nel 1825,sostituendo a una statua in terracotta di Luigi Acquisti,Riminese,l’atttuale in marmo di Fossombrone ,nel 1875 “96 E 1929 “scongiurate appena altre gravi minaccie del terribile flagello”.

Le Terme e La Fonte Della Fegatella

Nel 1915 veniva stampata a Legnago una raccolta delle pubblicazioni sulle nostre Terme,che comincia con uma del 1835,nella quale si dice che nell’agosto 1830 attrassero attenzione dove ora sono le Terme acque solforose e ferraginose e che andarono sul luogo il Medico Condotto Giuseppe Montebugnoli e il valente farmacista Giovanni Grandi.Benchè ivi non lo si dica,piace pensare che incoraggiasse di aver cura di quelle acque l’Arciprete d’allora Francesco Faldi ,che fu poi Vescovo di Fabriano,il quale da giovane,prima di laurearsi in Giurisprudenza,aveva studiato per un biennio l’arte farmaceutica:il Missaroli che scrisse sui Rettori della nostra parrocchia li ammette senz’altro.Nel 1832 si fece il primo allacciamento delle acque solforose e ferragginosa,che partono sulle vicine colline sulla sinistra del Sillaro.Ma occorreva anche l’acqua salsoiodica,che fu trovata dall’Ing.Comunale Angelo Frabetti a S.Martino in Pedriolo frazione di Castel San Pietro Terme .Eminenti professori esaminarono queste acque e le trovarono eccellenti.Nel 1888 si decide l’attuale costruzione dell’attuale stabilimento,che fu inaugurato nel 1891 e restaurato nel 1902-03.Esso è ora munito di tutti i moderni sistemi di cura:bagni Salso-iodio-bromici,prodigiosi nell’arteriosclerosi,uricemia e reumatismo;.bagni solfidrici,efficacissimi nelle malattie cutanee;inalazioni,ma soprattutto vi sono i celebri fanghi naturali salso-iodio-bromici,unici per la guarigione d’ogni forma d’artriti e sciatiche;tali fanghi sono estremamente fini e la loro efficacia curativa non teme confronti.Ogni applicazione viene fatta con fango vergine,sterilizzato e la cura sifa col doppio camerino e tepidario unico in Italia.E’annesso allo Stabilimento un comodissimo Albergo-Ristorante,una Cappella pel servizio religioso,un salone per concerti,un bigliardo,un’autorimessa.Il posto è incantevole,presso il torrente Sillaro,in clima fresco,asciutto e saluberrimo,fra un boschetto d’alti alberi.Essendo discosto dal capoluogo s’accompagna un servizio automobilistico.A proposito di acque curative,occorre qui ricordare la fontana lungo il viale che conduce alle Terme,detta Fegatella,i cui pregi si disse,furono forse scoperti dai professori dell’Università quando questa fu trasportata a Castel San Pietro Terme,per la seconda volta nel 1338 e detta fegatella per aver guarito pecore malate e essersi trovato in quella morte il fegato rovinato.Il concorso a questa fonte è uno degli aspetti più caratteristici di Castel San Pietro Terme che alla bella stagione,tutto vi accorre e ogni ora,anche nella notte;forse la bellezza del luogo in cui è forse è realmente la bontà dell’acqua la resa celebre in ogni tempo ed è quasi stucchevole il Cavazza a riferire la continua cura che ne ebbe il Comune,specie nel 1783 quando ne pretendeva la proprietà il Conte Malvasia e in quel tempo l’acqua si mandava all’Arciv.Card.di Ferrara e sotto dazio;fu apprezzata dai medici e cantata dai poeti.

            Tratto dagli appunti storici di Castel San Pietro Terme di L.Bortolotti.